Ho sempre amato bottiglie, bottigliette, fiale, boccette, bottiglioni. Tante volte ho amato anche il loro contenuto: profumo, vino, whisky, essenze, veleno.
Davanti a una bella bottiglia, perdo ogni pudore: la bellezza non ha prezzo, a volte costa qualche dollaro, pesos, real, renminbi, altre volte ho fatto i salti mortali per averla, senza rete di sicurezza ovviamente.
Cosi nel tempo speso a viaggiare per lavoro o per piacere, ho comprato, barato, trovato, rubato e ricevuto in regalo tante bottiglie: una parte di queste bottiglie sono state trasformate in Lampade Catalitiche, uniche e rare.
La mia passione per le bottiglie non è ancora passata e devo fare spazio a nuovi amori che incontrerò nei prossimi viaggi, ho deciso di raccontarvi un po’ di storie e permettere a “vecchie bottiglie” di avventurarsi in nuovi viaggi insieme a uno di voi.
Fraulein Kiki
Frankfurt gennaio 2009
“Mi trovavo a Francoforte per una fiera di lavoro, passavo massacranti giornate con i piedi incollati allo stand e la sera ero così stanca che non vedevo l’ora di abbandonarmi all’obblio e dimenticare tutto. Bisogna comunque cenare, così mi trascino al ristorante con i miei adorati colleghi, come se nelle precedenti 12 ore non li avessi visti già più che abbastanza. In un ristorantino tremendamente teutonico, al tavolo c’era questa bottiglia con il fiorellino dentro. Ho dovuto supplicare in tedesco e peggio ancora mangiare lì per i tre giorni per portarmi a casa lei: la mia Fraulein Kiki.”
PEZZO UNICO