Ho sempre amato bottiglie, bottigliette, fiale, boccette, bottiglioni. Tante volte ho amato anche il loro contenuto: profumo, vino, whisky, essenze, veleno.
Davanti a una bella bottiglia, perdo ogni pudore: la bellezza non ha prezzo, a volte costa qualche dollaro, pesos, real, renminbi, altre volte ho fatto i salti mortali per averla, senza rete di sicurezza ovviamente.
Cosi nel tempo speso a viaggiare per lavoro o per piacere, ho comprato, barato, trovato, rubato e ricevuto in regalo tante bottiglie: una parte di queste bottiglie sono state trasformate in Lampade Catalitiche, uniche e rare.
La mia passione per le bottiglie non è ancora passata e devo fare spazio a nuovi amori che incontrerò nei prossimi viaggi, ho deciso di raccontarvi un po’ di storie e permettere a “vecchie bottiglie” di avventurarsi in nuovi viaggi insieme a uno di voi.
Gwendalyn
Scotland, Thaigh an Uillt 1999
“Mi trovavo a 12 miglia da Oban, culla dell’Oban Whisky. Durante l’estate, che in Scozia non è ad Agosto ma tra fine Giugno e Luglio, ci sono dei mercatini artigianali piene di cosette da vendere ai pochi turisti che non sono sotto gli effluvi degli “assaggini” delle distillerie e si addentrano nel Loch Etive. Non so se è colpa del whisky o della mia passione quando ho perso la ragione per questa bellezza celtica bianchissima e argentata chiamata Gwendalyn.”
PEZZO UNICO