Ho sempre amato bottiglie, bottigliette, fiale, boccette, bottiglioni. Tante volte ho amato anche il loro contenuto: profumo, vino, whisky, essenze, veleno.
Davanti a una bella bottiglia, perdo ogni pudore: la bellezza non ha prezzo, a volte costa qualche dollaro, pesos, real, renminbi, altre volte ho fatto i salti mortali per averla, senza rete di sicurezza ovviamente.
Cosi nel tempo speso a viaggiare per lavoro o per piacere, ho comprato, barato, trovato, rubato e ricevuto in regalo tante bottiglie: una parte di queste bottiglie sono state trasformate in Lampade Catalitiche, uniche e rare.
La mia passione per le bottiglie non è ancora passata e devo fare spazio a nuovi amori che incontrerò nei prossimi viaggi, ho deciso di raccontarvi un po’ di storie e permettere a “vecchie bottiglie” di avventurarsi in nuovi viaggi insieme a uno di voi.

Irene


Istambul estate 2001
“Quanti odori e colori in questa città porta di entrata in oriente. Un piede in Europa l’altro in Asia. Un miscuglio di civiltà sovrapposte ed intrecciate, greca, romana, bizantina, ottomana e turca. Questa volta è stato un desideratissimo viaggio di piacere, non vedevo l’ora di respirare tutti questi sapori. Ho girovagato per tre giorni, guardando tutto, assaggiando tutto, sentendo, ascoltando tutto, ma senza comperare niente. L’ultimo giorno sono entrata nel mercato, il Grande Bazar, in quell’orgia di oggetti, aromi e bellezze, ho perso l’innocenza e ho acquistato alcune bottiglie o meglio: tante. Questa bellezza metà asiatica e metà europea è Irene.”

PEZZO UNICO

79,00

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